Rete del F@re Diversamente
UNO SGUARDO SUL MONDO: il progetto “La rete del F@RE diversamente”
Di dott. Antonino Lattuca, coordinatore del progetto e dott.ssa Laura Buraschi, assistente sociale e volontaria
La crescente frammentazione sociale indebolisce i legami di coesione e induce processi di esclusione. La persona con disagio psichico o intellettivo spesso tende a chiudersi e isolarsi accrescendo il circolo vizioso per cui da esclusione si crea nuova esclusione, e così via. Il tema dell’isolamento non riguarda solo gli utenti e le loro famiglie ma, in qualche modo, anche le associazioni di volontariato e i servizi, che rischiano spesso la frammentazione degli interventi, con la conseguente sovrapposizione e dispersione dell’offerta. Da qui nasce la necessità di adottare un approccio integrato, che creando solidarietà anziché individualismo, cerca di rispondere globalmente alla situazione, con azioni coordinate ed interattive tra le varie dimensioni del bisogno e le diverse agenzie coinvolte nell’individuazione del problema e della sua soluzione.
Nel territorio Rhodense le associazioni di volontariato Sesamo – insieme per i diversamente abili, Amici Nazaret ed IncontRho, sono impegnate nella costruzione di un portale Internet che mette a disposizione di tutti un vasto insieme di informazioni relative ai soggetti pubblici e privati attivi nei servizi alla persona o che sono semplicemente risorsa sociale, ricreativa, artistica, sportiva, ambientalista, educativa, formativa o informativa per il cittadino. L'obiettivo di fondo è quello di accrescere l'inclusione sociale di persone diversamente abili e di migliorare la rete di servizi nel suo insieme, creando nuovi legami all’interno della comunità.
Fin dai primi passi del lavoro insieme ci siamo accorti di quante opportunità si possano scoprire semplicemente comunicando, intrecciando iniziative e confronti tra esperienze. Di conseguenza, se il portale è un prodotto tangibile, la sua costruzione condivisa è stata per noi lo strumento per conoscere la rete e le sue qualità.
La rilevazione dei bisogni e la conseguente ricerca delle risorse sul territorio non è avvenuta dall'alto verso il basso – gli esperti valutano i bisogni e cercano le risorse – bensì in un movimento circolare di condivisione delle idee tra pari (utenti, famigliari, volontari e operatori): questo è stato per noi un punto cruciale per il superamento delle posizioni Up/Down normalmente esistenti fra utenti con o senza disabilità (e loro famiglie) e servizi, creando lo stimolo per la costruzione di una cittadinanza attiva. Con questi nuovi strumenti desideriamo favorire la creazione di un circolo virtuoso di sostegno reciproco, con lo sviluppo naturale di reti informali sul territorio ricche di gentilezza e accoglienza.
Noi della Rete del F@RE diversamente ci impegniamo perché chi sa, condivida. Chi fa, diffonda. E perché chi cerca risposte importanti, le trovi facilmente su un unico sito. In questa ottica, abbiamo posto al centro del nostro progettare la persona, che irradia intorno a sé bisogni e richieste, ma anche e soprattutto conoscenze e nuove opportunità.
Attraverso il motore di ricerca, sarà possibile supportare ancor più gli utenti e i familiari, offrendo consigli mirati in relazione ai bisogni espressi e ai servizi e opportunità esistenti. È chiaro quindi che siamo tutti coinvolti e che tutti potremo cogliere nuove occasioni da una rete più fitta, più ampia e più efficiente.